Al Panella-Vallauri si “libera il tuo sogno” contro la Tratta degli esseri umani. Manifestazione e progetto in collaborazione con l’Arcidiocesi-Comunità Papa Giovanni XXIII-Regione Calabria

La Regione Calabria partecipa alla dodicesima edizione della Giornata Europea contro la Tratta di Esseri Umani. Lo fa con IN.C.I.P.I.T. – INiziativa Calabra per l’Identificazione, Protezione ed Inclusione sociale delle vittime di Tratta –  progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Pari Opportunità e dalla Regione Calabria, frutto di un lavoro di rete a cui contribuiscono soggetti pubblici e privati che da anni operano in questo ambito. A Reggio l’iniziativa è curata dall’Arcidiocesi Reggio Calabria-Bova Comunità di Accoglienza ONLUS e dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, partners della Regione.

 Le azioni di Incipit  sono ospitate  all’interno dell’azione formativa  e l’educazione alla cittadinanza presso l’Istituto Panella-Vallauri guidato dalla prof.ssa Anna Nucera.  Nel primo incontro di ascolto e confronto con gli studenti delle classi IV AE-AI-AT e Non avvalentisi dell’IRC, è stata introdotta la problematica del “traffico” e della “tratta” degli esseri umani sotto i profili della schiavitù, dello sfruttamento sessuale, lavorativo,  minorile, delle cause economiche-sociali-culturali e delle nostre responsabilità.

 E’ seguito un significativo momento nel cortile scolastico, dove i ragazzi hanno lanciato verso il cielo, in segno di speranza e di “liberazione del sogno”, dei palloncini colorati, recanti il messaggio #LIBERAILTUOSOGNO, in contemporanea con altre parti d’Europa Il gesto simbolico, promosso dal Numero Verde Nazionale Antitratta (800 290 290), con l’obiettivo di informare e sensibilizzare contro un fenomeno che coinvolge quasi un milione di sospette vittime, vuole essere  la metafora della liberazione del sogno di migliaia e migliaia di bambini, donne e uomini del pianeta.

Il ricco  incontro con gli studenti dal tema #ComeTiTratto, sarà sviluppato in un percorso di approfondimento per far conoscere il fenomeno ai ragazzi delle scuole, principali destinatari del messaggio di solidarietà e responsabilità sociale sulla “dignità” e sui “diritti umani” di tutti.